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Giornata mondiale del tumore del pancreas: l’impegno di AISP e delle Associazioni Pazienti

2025-11-05 09:30

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Giornata mondiale del tumore del pancreas: l’impegno di AISP e delle Associazioni Pazienti

L’obiettivo è focalizzare l’attenzione su una neoplasia difficile da diagnosticare e complessa da curare, attualmente la terza causa di morte per tumore nel mondo, destinata a diventare la seconda entro il 2030.

Silvia Carrara, Gastroenterologa dell’Istituto Clinico Humanitas e Presidente dell’Associazione Italiana Studio Pancreas (AISP), rimarca l’importanza di diffondere una cultura della prevenzione e una maggiore conoscenza delle patologie del pancreas: «Bisogna sensibilizzare tutti, non solo la popolazione e le Istituzioni ma anche i medici. Fondamentale è prestare attenzione all’insorgere di alcuni sintomi, come ittero, dolore alla schiena, oppure un diabete non più responsivo alla terapia o di nuova insorgenza. Sottovalutare i sintomi può portare ad una diagnosi tardiva; è importante che il paziente entri in un percorso di diagnosi e trattamento il più tempestivamente possibile».

I medici e i ricercatori dell’AISP, sono impegnati in molti studi, supportati dall’impegno continuo e dalla generosità delle Associazioni dei pazienti. Questi studi puntano a individuare le persone ad aumentato rischio genetico di tumore del pancreas, da monitorare tramite programmi di sorveglianza, e a valutare indicatori di qualità in oncologia, oltre che a migliorare le cure esistenti. «Noi di AISP siamo in prima linea quando si parla di ricerca, che possiamo condurre grazie alle associazioni di pazienti che ci sostengono», afferma il prof Claudio Ricci, chirurgo del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, segretario AISP.

Novembre è il momento perfetto per focalizzare l’attenzione su questo piccolo, ma essenziale, organo e sulle relative raccolte di fondi: è infatti un mese che oltre ad essere ricco di eventi scientifici e divulgativi legati alle singole realtà ospedaliere, propone momenti di raccolta fondi quali la corsa delle città, a Desio il 17 novembre, il cui ricavato andrà interamente ad AISP, e altre iniziative organizzate dalle Associazioni Pazienti come il 17 novembre a Rimini e Brescia ed il 24 novembre a Novara (ulteriori informazioni soci social AISP).

A fare chiarezza sulla situazione arriva anche un dato dall’AGENAS, l’agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, che anche quest’anno ha fornito l’aggiornamento relativo al 2023 su un gran numero di “indicatori” della Sanità in Italia (PNE-Programma Nazionale Esiti). Al riguardo il dottor Gianpaolo Balzano, chirurgo presso l’Università dell’Insubria Varese, team leader della task force dedicata alle associazioni di pazienti, commenta: «Fra questi 200 indicatori è presente un solo dato che riguarda il tumore del pancreas: la mortalità operatoria a 30 giorni dopo resezione per tumore maligno del pancreas. Sappiamo bene quanto sia parziale questo dato, perché la resezione riguarda non più del 20% dei pazienti. Purtroppo, il PNE non riesce a fornire dati sull’efficacia della chemioterapia, sulla sopravvivenza a lungo termine dei pazienti, sui risultati delle procedure endoscopiche, così importanti per la diagnosi e il trattamento dei sintomi. Ci auguriamo che l’implementazione di nuovi database possa fornire questi importanti dati». «La situazione che emerge - prosegue Balzano - non fa altro che confermare la frammentazione degli interventi in un numero eccessivo di ospedali: 50 ospedali hanno eseguito 1 resezione pancreatica nel 2023, 70 ospedali 2-5 resezioni, 28 ospedali 6-10 resezioni. Solo 10 ospedali in Italia eseguono più di 50 resezioni e si trovano tutti al centro-nord. Dobbiamo continuare a sensibilizzare le istituzioni sanitarie affinché istituiscano le Pancreas Unit in un modello Hub and Spoke e creino competenze specialistiche».

Nonostante la prognosi sia spesso infausta, si iniziano a vedere i primi miglioramenti rispetto ad alcuni anni fa, proprio grazie alla ricerca e alla consapevolezza delle Istituzioni che questa malattia vada affrontata individuando centri di riferimento in ogni regione per garantire ai malati equità nelle cure e accesso a centri altamente specializzati e, non da ultimo, alla RETE costruita nel tempo tra medici, ricercatori, politica, istituzioni, realtà territoriali e associazioni pazienti.

La campagna mondiale di quest’anno vuole porre l’attenzione su concetti forti quali: maggiore attenzione, consapevolezza, progresso e speranza. Per valorizzare questi concetti ed arrivare a diagnosi sempre più precoci e a maggiori opportunità di cura, AISP e le Associazioni Pazienti si uniscono nel dire “Hellopancreas!” non solo a Novembre ma tutti i giorni dell’anno!

Articolo originale: https://roma.repubblica.it/dossier-adv/eccellenze-lazio/2024/11/29/news/giornata_mondiale_del_tumore...

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